Sassomolare e paesi montanari limitrofi - Appennino Tosco Emiliano


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I dipinti di Raffaele Faccioli

Storia > Storie da Sassomolare

"Mi capita spesso di ricercare immagini in internet, un poco per lavoro ma anche per diletto. Durante una di queste ricerche sono stato attratto da una immagine che mi era familiare ma che non riuscivo a collocare …"

Gianni B.


Amorini



Le ricerche mi hanno portato ad un bozzetto di Raffaele Faccioli, noto pittore vissuto dal 1845 e morto il 1916 dopo aver ricevuto numerosi riconoscimenti, nominato anche Accademico residente dell’ Istituto di Belle Arti di Bologna .
Il Bozzetto identificato in alcuni siti con i nomi più vari, sul sito:
http://www.archivioraffaelefaccioli.it diventa “Amorini (Bozzetto per la Chiesa di Castel d'Aiano)”…

Ecco scoperto l’arcano, l’ho vista sicuramente nella chiesa di Castel d’Aiano !, mi sono detto … ma … ma come ha fatto ad arrivare fino ad oggi … la chiesa di Castel d’Aiano è stata completamente distrutta durante l’ultima guerra … così anche la chiesa di Pietracolora … solo la chiesa di Sassomolare è uscita indenne dai bombardamenti sulla linea gotica … mi sfuggiva qualche cosa !!.

Ormai certo che il dipinto non poteva trovarsi né a Castel d’Aiano né a Pietracolora ho concentrato la mia attenzione sulla chiesa di Sassomolare cha ha diversi dipinti ma … mi sfuggiva la presenza degli ‘Amorini’.

Visitando la nostra chiesa con più attenzione, ho scoperto che proprio a destra, in parte nascosto da un confessionale ligneo di un certo prego e sormontata da una nicchia muraria con una madonnina è presente proprio una pittura che tanto assomiglia a quella trovata in internet.

Sono scattate subito ricerche per approfondire l’argomento.

Don Betti, parroco di Sassomolare dal 1909 al 1973, scriveva nella sua relazione del 1924, che l’altare conteneva una tela con “Angeli che cantano l’Ave Maria …del prof. Faccioli di Bologna”, citazione riportata anche nel 13° libro della collana ‘Quaderni del Circolo culturale Castel d’Aiano’ curata da Amedeo e Daniele Benati dal titolo: ‘La Parrocchia di Sassomolare’ dove si legge a pag. 87: ‘ … anche Raffaele Faccioli (1863 – 1914) si distinse per la sua attività … Se a lui si riferisce l’appunto di Don Betti, è da pensare che il dipinto spetti alla sua attività iniziale …. Vi compaiono, contro un generico sfondo di nubi, tre angioletti intenti a cantare la musica scritta sul foglio che uno di loro regge in mano’.

Fotografato il quadro, fuso le immagini, il confronto è facile: gli ‘amorini’ e ‘angeli che cantano l’Ave Maria’ sono perfettamente combacianti; unica differenza il mazzo di rose che è stato aggiunto nel dipinto della chiesa.

Ecco qua le elaborazioni grafiche:


Fotografia quadro Chiesa Sassomolare

Prima Elaborazione-sovrapposizione

Seconda elaborazione

Bozzetto originale del Faccioli




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Sassomolare mentre piove

Grande è stata la mia sorpresa quando visitando il sito:
http://www.archivioraffaelefaccioli.it
ho ritrovato fra i vari quadri da lui dipinti verso la fine del 1800 il dipinto: “Sassomolare” che nel 1906 viene addirittura esposto a Milano in occasione dell’ inaugurazione del nuovo valico del Sempione.


Sassomolare mentre piove

In “Sassomolare mentre piove” si identificano chiaramente le case del paese tuttora presenti, in primo piano si vede ‘Cà d’Minghin’ con il portale d’ingresso tondo, subito dietro con i tetti bassi ‘Cà dl’Oca’ poi Cà d’Rumet’ una volta abitata da Lessio il sacrestano, quindi ‘Cà di Vittorio (quella bianca) segue a sinistra ‘Cà d’Iusfin’, Cà dla Possidonia e in alto Cà D’Vornet (quella più in alto).

Si nota la strada in salita che porta a Cà D’Vornet e, alla sua destra, quelli che paiono i ruderi della vecchia torre medioevale (ancor oggi visibili le fondamenta).
Interessante anche le variazioni tra studio bozzetto e quadro finito: il carro trainato dai buoi con la mandria accompagnata all’abbeveratoio, la presenza di due donne con bambina nel quadro, mancanti nel bozzetto, la differenza di prospettiva complessiva e la presenza del monte Rocca sul bozzetto.
Inoltre nel bozzetto è presente anche un piccola casetta bianca sola a sinistra della strada di fronte a Cà d’Oca: è la copertura del pozzo chiamato ‘Poz dl’Oca’ che raccoglieva le acque piovane e serviva a tutti gli abitanti per i periodi estivi. Residuo di questa copertura resta ancora in paese questo sasso che era posto sul culmine con una croce ora mancante (Foto 1). Certo che più che uno studio-bozzetto sembrerebbero due dipinti diversi.
Durante le ricerche trovato ed acquistato pure una vecchia cartolina postale raffigurante il quadro (Foto 2)

Foto 1

Foto 2


Ed ecco lo studio-bozzetto del quadro che ho trovato solo in bianco e nero :


Un semplice fusione fra le immagini ci permette di vedere la transizione fra il 1900 e il 2014

Sassomolare fotografia attuale

Prima Elaborazione - sovrapposizione

Seconda elaborazione

Quadro Faccioli originale


La prima parte del fabbricato nuovo vicino alla fontana, presente nella fotografia attuale, non era presente all’inizio del 1900, è stato aggiunto dopo.

E’ mia intenzione contattare il curatore responsabile del sito internet per uno scambio di opinioni e confronti anche su alcune altre pitture e bozzetti in particolare per questa pittura che tanto mi ricorda la vecchia chiesa di Sassomolare vista da dietro con la copertura a capanna come era fino al 1930, si nota la cappella antica dedicata a San Giacomo e il muretto del vecchio cimitero collocato di fianco alla chiesa prima di essere spostato nella attuale posizione.

Questo quadro viene presentato sul sito con il titolo: “… canta di clivo in clivo a la campagna Ave Maria! (G. Carducci) “

Facendo il confronto con una vecchia immagine dei primi del 1900, pur da prospettive diverse la fisionomia del campanile è inconfondibile, il tetto è uguale, le finestre campanarie, i rinforzi murali verticali corrispondono ed inoltre si vede come dietro al campanile in basso ci sia la linea del muretto del vecchio cimitero.

E’ il nostro campanile … Grazie Raffaele Faccioli


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