Sassomolare e paesi montanari limitrofi - Appennino Tosco Emiliano


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Nonno Lino Bernardi

Storia > Storie da Sassomolare

A un nonno speciale mai conosciuto

Diceva spesso mio papà: "questo me lo ha portato mio padre dall’America, questa era la sua valigia … questo lo aveva con se’ quando è tornato l’ultima volta, questo è stato comperato da lui, con i risparmi da minatore". E ancora: "è grazie al nonno se ora …"

Quante volte ho sentito parlare del nonno! Parole alle quali non ho mai dato troppo peso fino a quando non mi è capitato tra le mani una vecchia sega da legna con l’impugnatura tutta lavorata. Era diversa dalle altre, molto sobrie, artigianali; questa impugnatura intarsiata, sagomata mi ha incuriosito … poi quelle strane scritte in inglese ... e cosa dire della valigia, pesante, grande con gli spigoli rinforzati che da sempre ho visto in casa nei posti più strani …

( https://picasaweb.google.com/114979765417033221196/SegaDisston?authuser=0&authkey=Gv1sRgCP-sjOas25T_Kw&feat=directlink) (https://picasaweb.google.com/114979765417033221196/ValigiaEmigrante?authuser=0&authkey=Gv1sRgCMWxytOS2pD3ngE&feat=directlink )


Lino, nonno Lino
... ma riflettendo alla fine conoscevo solo il suo nome ... e con tutti questi ricordi non potevo non approfondire, ho iniziato a fare una serie di ricerche tra i miei parenti e in internet.

E' così che, con mio grande stupore ed emozione, ho scoperto che il suo nome risultava fra i
decorati della prima guerra mondiale,era nelle “List of Alien passengers for the United States immigration officer at port of arrival sia del 1921 che del 1929” e anche nel "Fifteenth Census of the United States del 1930".

Rammaricato di non aver dato maggior attenzione alle testimonianze di mio padre, ho approfondito le ricerche scoprendo così che
nonno Lino Bernardi, nato nel 1893 a Montese, ha fatto la prima guerra mondiale combattendo valorosamente sul Piave come sergente (matricola n. 30583) del 268 reggimento fanteria della Brigata Caserta nella zona di Fagarè – Molino della Sega ( http://www.calameo.com/read/004055906384e90c66d68?authid=DImuOOFFuTEc )

Non solo ha combattuto ma è stato anche decorato con medaglia di Bronzo al valore per una azione militare svolta con "calma, sollecitudine e fermezza" il 16-17 novembre 1917.

( https://picasaweb.google.com/lh/photo/KgiIRFlettosCEAT7aOY57oqaqq-ocmQJEht89tsAUM?feat=directlink )
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https://picasaweb.google.com/lh/photo/3zzo69A10GX4-aiWdXqA47oqaqq-ocmQJEht89tsAUM?feat=directlink)


Sul finire del 1918 ritornava a casa sano e salvo portando come unico ricordo la sua
borraccia Guglieminetti che ora mi ritrovo in casa.


Sposa nel 1919 la nonna Rosa Bernardoni e il 21 novembre 1920 nasce Bruno, mio papà. I tempi sono molto difficili, molti compaesani sono già emigrati in America e decide di partire anche lui. E' il 20 gennaio 1921 quando si imbarca a Genova sulla ‘Giuseppe Verdi’ per New York insieme ad altri Montesini : Bernardi Pietro, Lucchi Mario, Lucchi Vittorio.

( http://www.calameo.com/read/00405590658eb01b76065?authid=9kbUq1eKIruh )

Dopo un viaggio avventuroso, il 3/2/1921 arriva a New York e viene inviato
all’’isola delle lacrime’ Ellis Island per il periodo di quarantena. Le autorità americane prima di consentire l’ingresso ad un immigrato, richiedevano una disponibilità di almeno 50 dollari, uno stato di salute soddisfacente, la dichiarazione di non essere nè anarchico nè comunista, e sapere da chi avrebbe soggiornato in America.


Il nonno aveva ben 72 dollari in tasca, dichiarò che sarebbe andato in Illinois a Toluca presso il cugino Primo Turini come in effetti fece ( https://picasaweb.google.com/lh/photo/TYXYvbovpMpwvgnSAIIgL7oqaqq-ocmQJEht89tsAUM?feat=directlink ) ( https://picasaweb.google.com/lh/photo/KHGuUaHNVDtVkDrW0Bhnw7oqaqq-ocmQJEht89tsAUM?feat=directlink )

A Toluca in Illinois iniziò a lavorare nelle locali miniere di carbone.
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Dopo pochi anni il lavoro nelle miniere diminuisce ( chiuderanno nel 1924), si sposta a Scranton in Pennsylvania dove le miniere di antracite sono in piena espansione e richiedono molti operai. ( http://anthracitemuseum.org/ ).Qui vive presso una famiglia di italo-Americani.

Nel 1927, prima di rientrare in Italia, fa richiesta di naturalizzazione al tribunale distrettuale di Scranton che gli viene accettata. Ottiene il passaporto americano n. 487995 Washinton 12/1/1928.

( https://picasaweb.google.com/lh/photo/34RC1kY6Skestk9iwdHnLboqaqq-ocmQJEht89tsAUM?feat=directlink )
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http://www.calameo.com/read/004055906236f16e1ebc0?authid=2niXa30ouaD9)


Rientra in Italia, porta con sè, nella grande e pesante valigia, tante cose fra le quali anche la famosa sega intarsiata (Disston) …
( https://picasaweb.google.com/114979765417033221196/SegaDisston?authuser=0&authkey=Gv1sRgCP-sjOas25T_Kw&feat=directlink )


Con i risparmi del duro lavoro di minatore, acquista un podere agricolo a Gaggio Montano. Trascorre solo pochi mesi a casa, giusto in tempo per veder nascere il 10/12/1928 la figlia Irene e riparte.

Il 12/4/1929 Si imbarca di nuovo a Genova questa volta sulla ‘Augustus’ e arriva a New York il 23/4/1929.

( https://picasaweb.google.com/114979765417033221196/BernardiLino?authkey=Gv1sRgCO6ztsXn3d6gOQ&feat=directlink#6113854076963975730)

Ora è Naturalizzato Americano con passaporto, evita di ritornare sull’Isola delle Lacrime’. Va direttamente a Scranton dove continua il suo lavoro di ‘miner’ nelle miniere di antracite. Ha una camera in affitto insieme a un certo Mele Pasquale presso degli Italo-Americani come si legge nel censimento della popolazione americana del 1930.
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Dal 1930 al 1934 le notizie diventano più frammentarie, è certo però che continua il lavoro nelle miniere, prepara i documenti per chiamare presso di sé anche la moglie Rosa e i figli Bruno e Irene che però, per ragioni familiari, non possono partire.

Nel 1935 decide di rientrare in Italia e si imbarca probabilmente sulla transatlantico Rex, allora famoso per la grandezza e maestosità. Rientrato in famiglia, con i risparmi accumulati amplia il podere delle Vedette acquistando i terreni di Ca’ d’la Gigia’ . Nel 1938 nasce il terzo figlio Bettino.

E’ il 1940: l’Italia entra in guerra. Nell’estate del 1944 i primi tedeschi sono a Montese. Per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi di uomini validi da inquadrare nei campi di lavoro sia in Italia che, cosa più temuta, in Germania (“Reimahg”), è costretto a rifugiarsi a Gaggio Montano nel suo podere di Fauro già liberato dagli alleati, dove ospita anche altri montesini rifugiati come lui.

L’ 8 dicembre 1944, festa dell’Immacolata, la nonna Rosina, mentre tornava dal mulino dove si era recata a macinare il grano necessario alla numerosa famiglia, viene colpita e uccisa da una scheggia vicino alle ‘Polle’ delle Vedette.

Il 3 febbraio 1945 Iola viene liberata, il nonno ritorna alle Vedette dove, conoscendo bene l’inglese, instaura lunghe conversazioni con gli americani liberatori, rivivendo così molti momenti della sua permanenza negli Stati Uniti.

I cugini Turrini, a conoscenza della lunga permanenza del fronte sul territorio montesino, gli inviano dagli Stati Uniti alcuni pacchi di generi di conforto molto graditi.

Si manifestano intanto i primi sintomi della malattia; nel giugno del 1945 con il figlio maggiore Bruno, si porta a Firenze per una visita. La diagnostica di malattia incurabile non dà speranze.

Nonno Lino, minato inesorabilmente dalla malattia e dal pesante lavoro di minatore, muore dopo lunghe sofferenze il 23/12/1945 lasciando orfani i tre figli dei quali Bettino di appena 7 anni.

E' Bruno, l'unico figlio maggiorenne, che si fa carico del la situazione, si sposa e insieme ad Elisa, sua moglie, prendono 'per mano' sorella e fratello minori fino alla loro completa indipendenza.



Forse è proprio vero , bisogna entrare negli '... anta' per cominciare seriamente a riflettere, a ricordare, a capire come i sacrifici fatti dai nostri nonni e genitori ci hanno permesso e ci permettono di avere ora una vita migliore, più serena.

Non solo sacrifici ma anche spirito di avventura, una sana incoscienza e tanta speranza e fede in un futuro migliore sempre nella certezza di una superiore provvidenza che tutto vede e provvede.

... scusa il ritardo ... ma comunque solo ora:
Grazie nonno Lino!



Elenco Migranti Montesini e zone limitrofe: http://www.calameo.com/read/0040559061a98be54dfbd?authid=4uGnwsj1l6zf

N.B. per approfondire l'emigrazione italiana:
http://seieditrice.com/chiaroscuro/files/2011/10/UVII-Ipertesto-A-Emigrazione-America.pdf
http://www.fondazionepaolocresci.it/
http://www.mcintyrepa.com/frontpage.htm


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